Autoinchiesta frocia

Pubblichiamo i report del lavoro dei 4 gruppi di autoinchiesta della campeggia transfemminista queer invernale.

I temi dei gruppi sono stati decisi la sera del venerdì e hanno lavorato per tutta la giornata di sabato, con una plenaria finale.

Nel definire i temi dei gruppi abbiamo cercato di individuare degli argomenti che ci permettessero di restare abbastanza aderenti all’esperienza e di focalizzare la dimensione incarnata e praticata di quei macrodiscorsi che, alla campeggia estiva, avevamo suddiviso nei tre “tavoli”; inoltre, abbiamo cercato dei temi potenzialmente trasversali, che ci permettessero di evidenziare i collegamenti fra la dimensione degli affetti e delle relazioni, quella del reddito e del lavoro e quella del welfare/mutualismo. Per dettagli sulla modalità di lavoro dei gruppi rimandiamo a questo post.

Il contenuto dei report è solo un resoconto parziale e  provvisorio di un lavoro che non intendiamo concluso, e può essere il punto di partenza per laboratori di autoinchiesta che si possono svolgere nelle diverse città all’interno di collettivi o gruppi di amiche o nel contesto di eventi pubblici (se lo fate, perfavore raccontatecelo! usate lo spazio dei commenti o la campeggia(at)anche(punto)no)

Gruppo Prestare/regalare/condividere soldi o altre risorse materiali

Gruppo Mircopratiche di resistenza dentro/contro la cultura del lavoro

Gruppo Gestione del lavoro e delle responsabilità di cura nelle relazioni personali (coming soon)

Gruppo Pratiche queer nella quotidianità

Gruppo Come mobilizzare la depressione (essendo un tema complesso e ancora molto poco battuto e sul quale non abbiamo ancora un linguaggio comune il gruppo ha bisogno di lavorare ancora prima di poter pubblicare qualcosa: comunque coming soon)

Di seguito la traccia proposta a tutti i gruppi come guida per il lavoro. Non era necessario seguirla strettamente, nè coprire per forza tutti i punti (nonostante ciò, alcuni gruppi non ci si sono trovati bene: questo ci fa riflettere sull’importanza di sentirsi libere di adattare gli strumenti alle esigenze delle persone e del tema trattato).
1) mappatura di esperienze
– individuali, amicali o politiche
– direttamente vissute oppure conosciute da libri etc
– sia dal punto di vista delle pratiche che del vissuto

2) mappatura di bisogni/mancanze

3) strumenti di indagine (le “domande giuste” per allargare l’autoinchiesta)

4) proposte pratiche/soluzioni (proposte per migliorare o estendere ad altr* esperienze esistenti o per crearne di nuove; come fare il salto dall’amicale-privato al collettivo-politico).

 

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