Veniamo da un anno intenso di lotte e di scommesse, tutte ancora aperte. Un anno in cui abbiamo praticato una critica radicale alla ristrutturazione neoliberista del capitalismo, al lavoro non pagato, alle politiche di austerity, al razzismo, al neocolonialismo facendo emergere e dando corpo a un posizionamento transfemminista e queer di movimento, anche in questa provincia dell’Europa. Continua a leggere
On 16th march 2015 a comrade of ours, Alessia Acquistapace, held a conference in Paris talking about her work as an anthropologist, which is deeply connected to the work of Laboratorio Smaschieramenti and SomMovimento NazioAnale, and focuses on relationships of love, care, intimacy and solidarity not based on the norms of the couple, which we have called here Other Intimacies / Altre Intimità.
The conference was held in (simple) English. Given the scarcity of material accessible to non Italian speakers on this blog, and since we would really like to connect to transfeminist and queer activists internationally, we publish the transcription of the conference.
Please note that this text is under Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License. You can reproduce and circulate it or part of it for non commercial purposes only, giving credit to Alessia Acquistapace and providing a link to the licence and to SomMovimento NazioAnale. Permissions beyond the scope of this license may be requested here.
The conference was held in Paris, Université Paris IV on 16th march 2015, in the programme for Les Jurnées des Femmes.
Mentre elaboriamo con amore il prossimo post di questa sezione Altre Intimità, scaricate e diffondete anche voi questi otto favolosi adesivi…
Scarica in un unico PDf A4 stampabile e ritagliabile.
(traducido por: unas perras granaínas)(versione originale) (english version)
Llega otra vez San Valentín, una fecha que invita a celebrar el amor y a reactivar la pasión a través de los consumos. San Valentín hace sentir particularmente solxs a quienes no se encuentren en pareja, al mismo tiempo que empuja a quien practica sexualidades “diversas” como los gays, las lesbianas y lxs poliamoristas a la reclamación de la igualdad, espectacularizando las capacidades de regalar chocolates, anillos, rosas rojas y promesas de amor eterno, incluso más que los heterosexuales monógamos.
Somos queer, lesbianas, gays, trans, personas no monógamas y personas que aunque tengan prácticas monógamas o incluso heterosexuales no creen ni en la superioridad de la monogamia, ni en la naturalidad de la heterosexualidad. Continua a leggere
versione originale – version española
Valentine’s day is here again, the day when couples are invited to celebrate their love and rinvigorate their passion through consumerism; the day that makes singles feel particularly alone and\or like losers, the day that makes people who do not practice mainstream forms of sexuality (gays, lesbians, trans, polyamorists) reclaim equality by showing their ability to exchange chocolate, rings, red roses and vows of eternal love just as much as monogamous heterosexuals do (if not more). Continua a leggere
english version – versión española
Si avvicina San Valentino, una data che invita le coppie a celebrare il proprio amore e a rinfocolare la propria passione attraverso i consumi; che fa sentire particolarmente solo/a e sfigata/o chi non sta in coppia e che spinge chi pratica forme di sessualità “diverse”, come i gay e le lesbiche o i /le poliamorose, a reclamare uguaglianza esibendo la propria capacità di scambiare cioccolatini, anelli, rose rosse e promesse di amore eterno quanto e più degli eterosessuali monogami.
Da molti anni, le caratteristiche del lavoro domestico e di cura – ovvero, la disponibilità permanente h24 per 7 giorni su 7, la dipendenza dalle necessità e urgenze altrui, la totale versatilità in assenza di un mansionario chiaramente pattuito, la completa mancanza di tutele e regolarità, l’assoluta incongruenza tra ore di lavoro e remunerazione –
sono diventate comuni a tutto il lavoro, che sia riconosciuto e retribuito come tale, o meno.
Inoltre, un’altra caratteristica del lavoro di cura e domestico tradizionalmente svolto dalle donne si sta generalizzando: la gratuità e il mancato riconoscimento. Moltissime delle prestazioni che svolgiamo producono profitto ma non sono riconosciute come lavoro e quindi pagate. Ci dicono che molto di ciò che facciamo non è retribuito perché non è nient’altro che un’opportunità per noi di far vedere chi siamo (per realizzarci, per trovare forse un giorno un lavoro retribuito, per essere assunti, per mantenere il nostro lavoro, per acquisire visibilità), esattamente come da sempre alle donne viene detto che prendersi cura degli altri è un modo (il modo) di esprimere se stesse. Continua a leggere
#14N …in cosa consiste lo sciopero sociale? Il mondo del lavoro oggi ci sfrutta in mille modi, multiformi e individualizzati: di conseguenza anche le nostre forme di sciopero saranno creative e personalizzate.
Individua un modo piccolo o grande, plateale oppure sottile e virale per sottrarre qualcosa di te, delle tue competenze, delle tue relazioni, del tuo tempo o delle tue energie a ciò che ti sfrutta e ti stanca e mettilo in pratica il 14 novembre. Usa lo spazio dei commenti per farci sapere come sciopererai. Puoi aderire a uno degli esempi qui sotto (veri scioperi delle attivist* del somMovimento) o a uno di quelli descritti nei commenti o proporre il tuo. Puoi anche praticare più di uno sciopero contemporaneamente.
Noi abbiamo pensato a:
*Sciopero dell’email. Imposterò una risposta automatica a tutti i messaggi che dice “Oggi non risponderò, sono in sciopero. Info http://scioperosociale.it”
*Sciopero del sorriso. Oggi non sorriderò ai clienti.
*Andrò a lavorare in drag. Sul lavoro mi richiedono di essere un “maschio” o una “femmina” come si deve. Oggi indosserò gli abiti del genere opposto.
*Andrò a lavorare senza farmi la barba.
*Andrò a lavorare senza truccarmi.
*Andrò a lavorare in tuta o in ciabatte (devo ancora decidere).
*Vado al corteo in pigiama e con il mio portatile perchè è questa la mia tenuta da lavoro.
*Sciopero da facebook. Smetto di produrre contenuti per una piattaforma commerciale senza essere pagata.
